Nel novembre scorso a Kiev era stato firmato il contratto con il quale il cantiere Pallada di Cherson, città ucraina occupata dalle forze russe, si impegnava a costruire un imponente bacino di carenaggio galleggiante per il cantiere "Iskra" di Sebenico. Purtroppo, come scrive la Slobodna Dalmacija, non se ne farà niente perchè Cherson è distrutta. Il bacino di carenaggio, lungo 120 metri, largo 32 con la capacità di elevare navi fino a 5000 tonnellate avrebbe sostituito quello vecchio più piccolo, in funzione dal 1924. Il termine di costruzione pattuito era stato di 13 mesi dopodichè la struttura sarebbe stata rimorchiata dal Mar Nero a Sebenico. Il suo valore si aggira sui 10 milioni di euro. Il nuovo bacino avrebbe dovuto segnare la svolta per i cantierini sebenzani per la prospettiva di ampliare notevolmente i loro servizi. Innanzitutto la possibilità di provvedere alla manutenzione e riparazione dell'intera flotta traghetti della compagnia "Jadrolinija", di tutte le navi della Marina militare croata nonchè dei panfili di lusso di oltre 100 metri di lunghezza. Per la sua costruzione era prevista una tecnologia mista: pontoni in calcestruzzo armato e strutture in acciaio a tutto vantaggio di una maggiore durata e di minori costi di esercizio.
Valmer Cusma
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