Istituita in ricordo delle Decisioni di Pisino del 25 settembre 1943, quando fu proclamata l’annessione dell' Istria all' ex Jugoslavia, anche quest' anno è stata occasione per ricordare i principali eventi che hanno caratterizzato la vita politica, sociale ed economica della penisola e indicare il futuro percorso. Così il governatore Boris Miletić nel suo intervento - oltre che a promuovere l’impegno nell’industria creativa, nell’educazione dei giovani, nello sviluppo delle nuove tecnologie e della digitalizzazione- si è soffermato sulla tutela dell’ambiente e sull’abusivismo edilizio definito “vera e propria piaga” e ha richiesto l’aiuto dello stato per combattere questo fenomeno negativo. Richieste normative più rigorose in materia di divieti e sanzioni per l’uso della simbologia ustascia e del saluto “per la patria pronti” mentre Miletić ha fatto accenno pure al filo spinato posto da Lubiana lungo i confini sloveno-croati definendolo “una vergogna dell’Europa”. La presidente dell’Assemblea regionale Sandra Čakić Kuhar ha esortato al mantenimento e alla valorizzazione dell’identità regionale e delle specificità istriane. “E una responsabilità che abbiamo verso quanti hanno combattuto per gli ideali di libertà e contro ogni tipo di discriminazione, perciò, dobbiamo continuare a tutelare e a promuovere la nostra multiculturalità, il plurilinguismo e lo spirito di convivenza che ci contraddistinguono” ha detto la Čakić Kuhar. Ricordiamo che la Giornata della Regione istriana, ricorre il 25 settembre data delle Decisioni di Pisino del 1943, quando fu proclamata l'annessione dell'Istria all'ex Jugoslavia.
lpa