La Regione istriana con complessivamente 85 contagi e due vittime – per il sesto giorno consecutivo – segnala zero positivi a Covid 19. Intanto sia in regione che nel paese il dibattito è rivolto ad un possibile allentamento delle misure restrittive.
“La situazione in Istria è buona ma bisogna essere prudenti adottando misure comuni” ha affermato Alenka Markotić epidemiologa dell’Unità di crisi nazionale aggiungendo “non sarebbe una buona idea permettere alle persone delle altre aree del paese di riversarsi nella penisola in quanto potrebbero compromettere l’ attuale equilibri che gli istriani hanno raggiunto con grossi sacrifici”. “Solo quando la curva del contagio segnerà una discesa più convinta, si potrà pensare a un graduale allentamento delle misure” dicono le autorità di Zagabria, allentamento che potrebbe essere differenziato da regione a regione. “Nessun passo azzardato e nessuna decisione improvvisata che potrebbe riaccendere nuovi focolai” la dichiarazione del premier Plenković che ha detto ancora “la concentrazione è rivolta tutta nell’arginare l’epidemia, anche se il governo sta studiano la fase successiva: quella dell’attivazione dei principali comparti economici”. “Ma solo per quei settori di vitale importanza e nel rispetto di nuove disposizioni epidemiologiche” ha precisato Krunoslav Capak responsabile dell’Ente per la salute pubblica che ha fatto capire come la stretta potrebbe essere prorogata anche dopo il 19 aprile prossimo, indicato inizialmente quale termine di durata delle attuali limitazioni. “Si potrà pensare a un graduale rilassamento solo quando registreremo un calo quotidiano che va dai 5-7 nuovi contagi” ha detto Capak.
Lionella Pausin Acquavita