Per celebrare il trentennale dell'indipendenza del paese e il mezzo secolo della Primavera croata al Padiglione Meštrović di Zagabria è aperta fino a metà maggio, una mostra su 38 grandi personaggi croati che hanno cambiato il mondo. Scelti - come scrive nella presentazione- perché' di origini croate, oppure perché' sono nati o hanno operato nei territori dell'odierna Croazia considerata la loro patria. L'esposizione promossa dal quotidiano Večernji List mette insieme 1.500 oggetti abbinati ai personaggi. Visitando la mostra si scopre che nella storia c’è stato papa croato, Sisto V, il 227.esimo vicario di Cristo, poi il mercante e scrittore Marco Polo di cui però non rimangono scritti in croato. Tra l'altro le enciclopedie di tutto il mondo scrivono che e' nato e morto a Venezia. Vi figura pure Ivan Blaž Lupis Vukić, al secolo Giovanni Biagio Luppis, l'ideatore del primo siluro, nato nella Fiume austroungarica nel 1813. Nella galleria troviamo pure Nikola Tesla nato da famiglia serba in territorio croato e naturalizzato statunitense nel 1891. Tesla dunque genio croato, chissà come l'avranno presa a Belgrado. Sulla mostra la collega Ilaria Rocchi scrive un ampio servizio nel nuovo numero di Panorama che uscirà domani. Siamo d'accordo con lei quando dice che l’onestà intellettuale dovrebbe impedire di arrivare a millantare, per necessità di marketing o per alimentare l'orgoglio nazionale, paternità non comprovate, inesistenti e improbabili. Con un pizzico di ironia e citando la battuta della piazza, si può ipotizzare che in una futura mostra sul tema, tra i geni croati verrà collocato il grande compositore Josip Zeleni, al secolo Giuseppe Verdi.
Valmer Cusma