E' stato circoscritto il grande incendio divampato ieri nell'entroterra di Sebenico. Il bilancio e' di una ventina di case fortemente danneggiate, numerose automobili distrutte e ettari e ettari di vigneti e oliveti inceneriti. Nello spegnimento un vigile del fuoco e' rimasto ferito. L'area di Raslina e Zaton alle spalle di Sebenico devastate da un incendio di proporzioni bibliche, continua a venir sorvolata da tre canadair che sganciano le bombe d'acqua sui possibili focolai. Per i 450 pompieri arrivati sul posto da varie regioni della Croazia, coadiuvati dall'esercito e dagli abitanti del luogo e' stata una notte apocalittica. Le fiamme alimentate dal forte vento di tramontana si sviluppavano in tutte le direzioni e controllarle era pressoche' impossibile. Vista la furia del fuoco gli abitanti delle due localita' sono stati fatti evacuare via mare, con loro sono riusciti a portare poche cose e gli animali di compagnia. In serata una buona parte di essi ha potuto far ritorno a casa. Verso le 2 della notte scorsa, il vento per fortuna si e' calmato facilitando cosi l'opera di spegnimento tanto che in mattinata l'incendio e' stato posto sotto controllo, comunque non completamente domato. Il bilancio e' di una ventina di case danneggiate, distrutte numerose automobili mentre nella localita' di Zaton non si e' salvato neanche un albero. Qui i vigneti e gli oliveti hanno ora l'aspetto di un paesaggio lunare, tutto incenerito. Sul posto sono arrivati ieri sera il Premier Andrej Plenković e i Ministri degli Interni e della Difesa Davor Božinović e Mario Banožić. Stamane in apertura dei lavori parlamentari il Presidente del Sabor Gordan Jandroković ha espresso solidarieta' e sostegno alla popolazione colpita dall'incendio.
Valmer Cusma