Da quando nel paese il test antigenico rapido viene ritenuto ufficiale per la conferma della positività, si registra un'impennata della domanda, tanto che numerose farmacie ne sono rimaste prive, soprattutto a Zagabria. Ora ne vendono fino a 150 al giorno. E si attende una nuova massiccia fornitura. Difficoltà anche per quanto riguarda i test molecolari. Sempre nella capitale croata, l'attesa arriva fino a 7 giorni e, come riporta la Televisione pubblica, ci sono numerose persone che poi non si presentano al termine prenotato. Nella Regione di Karlovac, la situazione è solo leggermente migliore. All' Istituto di salute pubblica di Pola l'attesa per il test molecolare con l'impegnativa del medico di famiglia è di 4-5 giorni, la settimana scorsa invece era di 3-4 giorni. Dunque, la diffusione della variante Omicron comporta l'aumento dei tamponi, necessari per il green pass il che crea non pochi problemi alle strutture sanitarie e alla rete delle farmacie. Intanto l'ultimo bollettino della protezione civile, indica l'abbassamento della curva epidemiologica e allo stesso tempo l'aumento della positività dei tamponi, che a livello nazionale è salita al 48,8 percento. I nuovi contagi in Croazia sono 7.095, quindi dopo alcuni giorni si è scesi sotto quota 10.000. E purtroppo altri 36 decessi. I nuovi positivi nella Contea Istriana sono 185, mentre i ricoverati all'ospedale di Pola 67. Due i decessi. Nella regione litoraneo montana, invece, i nuovi positivi sono 732. Al centro clinico ospedaliero di Fiume sono aumentati i ricoveri, saliti a 105, 9 i pazienti attaccati al respiratore. E un paziente non vaccinato è deceduto.
Valmer Cusma