In Croazia il turismo incide sul prodotto interno lordo nella misura del 20%, una percentuale molto alta, pertanto si impone la salvezza della stagione ormai alle porte. Uno dei presupposti per raggiungere l'obiettivo è la massima sicurezza sanitaria dei villeggianti che si può raggiungere con la vaccinazione di chi lavora nel settore. In tal senso la ministra del turismo Nikolina Brnjac ha annunciato la vaccinazione di 70.000 operatori turistici a partire da metà aprile. "Sicuramente i villeggianti all'atto di prenotare le vacanze" ha spiegato "verificheranno la situazione epidemiologica nelle destinazioni prescelte". E si sta valutando la possibilità di includere sulla lista prioritaria anche 90 mila affittacamere privati. Intanto nell'ambito del progetto 'Soggiorno sicuro in Croazia' il ministero del turismo ha elaborato assieme all'Istituto nazionale di Previdenza sanitaria gli standard epidemiologici e i protocolli e finora circa 12.000 strutture ricettive hanno ottenuto il bollino 'Safe stay in Croatia'. La ministra ha inoltre annunciato che lo stato contribuirà alle spese dei test antigenici rapidi cui saranno sottoposti i villeggianti al momento di intraprendere il viaggio di ritorno a casa. Al momento non viene dato a sapere il costo dei test.
Valmer Cusma
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