La manomissione e le esplosioni dei bancomat in Istria, come pure nel resto della Croazia, non accennano a diminuire per cui si stanno definendo delle norme aggiuntive per la loro sicurezza. Tra queste l'autodistruzione delle banconote in caso di furto. E l'adeguamento, come riporta la Televisione pubblica, andrà a gravare in modo consistente sulle banche. Si parla infatti di alcune migliaia di euro per ogni apparecchio. Pertanto le banche stesse stanno valutando la possibilità di chiudere sui 3.000 bancomat dei complessivi 6.000 ora attivi nel paese e i primi sulla lista sarebbero quelli nelle località rurali, quelli maggiormente nel mirino dei malviventi. A questo punto le banche tentano di reagire chiedendo una soluzione di compromesso, dunque meno costosa anche in considerazione del fatto che stanno già investendo tra gli 80 e i 100 milioni di euro per il sistema di conversione della valuta nazionale, la kuna, nell'euro di prossima introduzione. Comunque, indipendentemente da quanto detto finora, numerosi bancomat sono stati rimossi in quanto i costi della loro gestione risultano superiori al tornaconto economico.
Valmer Cusma
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