Si va parzialmente normalizzando la situazione a Zagabria dove dopo quella più forte- di magnitudo 5,3 registrata alle 6 e 20 - si sono susseguite una trentina di scosse minori. Fortunatamente non ci sono vittime ma solo qualche ferito tra i quali uno versa in condizioni gravi. L’esercito e la protezione civile stanno dando il massimo: ripulite le vie del centro che è in pratica la zona più colpita. Le persone con alloggi inagibili sono state sistemate in alcune pensioni e Case dello studente della capitale. Ingenti i danni materiali con più di 600 edifici danneggiati ma una 50.ina di team di esperti sta ancora eseguendo sopralluoghi per verificare la staticità dei palazzi e delle strutture colpite tra le quali alcuni ospedali, la sede del Sabor che sembra inagibile, quella del governo, la Cattedrale e altre ancora.
I vertici dello stato riuniti più volte per valutare la situazione continuano ad avvertire la cittadinanza che la minaccia maggiore deriva dal coronavirus e invitano tutti ad attenersi alle misure per contenere la diffusione del contagio: “Anche in caso di nuove scosse che sono possibili, mantenere la calma e le distanze di sicurezza tra le persone”.
“Il terremoto ha complicato ulteriormente la già difficile situazione ma grazie al pronto intervento di quasi 3 mila uomini tra polizia, esercito, protezione civile si stanno sanando i danni” ha dichiarato il premier Plenković affermando che va tenuta alta l’allerta virus in quanto sta aumentando di ora in ora il numero dei contagiati arrivato a 254”. Ringraziando per i numerosi messaggi di solidarietà e offerte di aiuto il capo del governo ha detto che sarà necessario in primo luogo fare una stima dei danni.
Confermando la lesione di alcune strutture ospedaliere il ministro alla sanità Beroš ha detto che tutte sono comunque agibili mentre alcuni pazienti sono stati smistati tra i vari centri clinici della capitale. Anche lui ha ripetuto che la lotta al virus è prioritaria. “Anche nelle ultime 24 ore abbiamo registrato un aumento degli infetti ma il numero potrebbe essere ancora più alto di 254 visto che -a causa del sisma-non sono stati analizzati tutti i tamponi “ ha affermato Beroš mentre il ministro dell’ interno e capo dell’ Unità di crisi, Božinović ha annunciato nuove misure tra le quali la riduzione dell’orario di lavoro dei negozi alimentari, la chiusura dei mercati all’ aperto e nuovi codici di comportamento per fruitori di taxi, banche, poste e farmacie. Si potrà accedere a quest’ultime solo previa esibizione della tessera sanitaria che certifica che il cliente non è in isolamento. Božinović ha fatto capire di pensare pure ad altre norme di contenimento e tra queste- si presuppone- ci potrebbe essere pure il divieto di spostarsi dal rispettivo comune di residenza.
Lionella Pausin Acquavita