Da venticinque anni con il suo prezioso strumento del Seicento il violoncellista Mario Brunello, direttore artistico della rassegna "I Suoni delle Dolomiti", scala le cime alpine diffondendo suoni ad alta quota. Ma quest'estate, tra una vetta e un rifugio, nell'agenda del celebre violoncellista di Castelfranco Veneto c'è anche una scappata al mare, per un omaggio a Giuseppe Tartini nella città natale del grande violinista e compositore settecentesco. Alla sua 18.esima edizione, il festival piranese diretto da Jasna Nadles e Milan Vrsajkov ha nel concerto dell'ensemble Il terzo suono con Mario Brunello (in calendario il 27 agosto nel convento di San Francesco) uno dei suoi appuntamenti di maggior prestigio. Non il solo. Il 31 agosto tornano i Solisti Veneti, con i quali da vari anni, proprio nel nome di Tartini, il festival di Pirano ha uno stretto rapporto di collaborazione. Un dialogo culturale che continua anche dopo la scomparsa del Maestro Claudio Scimone, fondatore dell'Orchestra che celebra nel 2019 il sessantesimo anniversario di attività. Supportato dall'Istituto italiano di cultura di Lubiana l'evento che il 25 agosto vedrà l'allestimento di "Bacocco e Serpilla", opera comica di inizio Settecento di Giuseppe Maria Orlandini, con l'orchestra del Cenacolo musicale. E musiche del barocco italiano saranno di scena il 3 settembre nell'esecuzione dell'ensemble La Calandria. Chiusura affidata al Salzburger Mozart Consort, l'8 settembre, ma con un'appendice padovana: sempre all'insegna della collaborazione tra il Tartini Festival e il Veneto Festival, quest'anno interamente dedicato al Maestro Scimone, l'ensemble Il terzo suono del festival piranese si esibirà il 12 settembre nella chiesa di Santa Caterina a Padova, che dal 1770 accoglie le spoglie di Tartini.
Ornella Rossetto