Come afferma il suo ideatore, lo scrittore Vlado Žabot, il premio vuole promuovere la creatività letteraria affidandosi al genere del romanzo. Il premio, che porta in se qualcosa di antico e mitico, si svolgerà quest'anno all'insegna del trentesimo dell'indipendenza della Slovenia. Il »kresnik« venne infatti assegnato per la prima volta il 23 giugno1991, due giorni prima della dichiarazione di indipendenza della Slovenia e quattro giorni prima di essere attaccata dall'Armata popolare jugoslava che dette inizio alla cosidetta guerra dei dieci giorni. Nell'ideare il premio lettetrario -spiega ancora Žabot -ho voluto porre l'accento sul genere del romanzo, di cui fino a quel momento in Slovenia non si prestava sufficiente attenzione. Notoriamente gli sloveni sono considerati un popolo di poeti, quindi mi era sembrato importante che fossero riconosciuti anche quali autori di romanzi. Come rilevato quest'anno la cinquina di finalisti che si contendono il premio sono Gašper Kralj con il romanzo Ceppi, Borut Kraševec con il titolo Agni, Feri Lainšček con Il pastore di polli, Vincenc Gotthardt con L'altra parte del mondo e la scrittrice Mirana Likar con Il narratore. Tra i finalisti anche due primi ingressi, riguardano gli scrittori Borut Kraševec e Vincenc Gotthardt, mentre Feri Lainšček è un veterano del premio, con alle spalle ben sei nomine e due vincite. La giuria è presieduta anche quest’anno da Mimi Podkrižnik. Da ricordare infine che l'anno scorso il premio è stato vinto dalla scrittrice Veronika Simoniti con il romanzo Ivana davanti al mare. (mid)
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