Non è certamente la fine della crisi, ma comunque qualcosa si sta muovendo: è stato il giudizio unanime degli autori della nuova commedia e della direttrice del Teatro di Capodistria Katja Pegan che esprime un cauto ottimismo sulla ripresa del cartellone in presenza, condizione sine qua delle attività teatrali e del rapporto attore – pubblico. Non comunque prima di giugno. In merito al nuovo allestimento da osservare che la commedia Birokrati – I burocrati è ispirata al testo teatrale satirico di Nikolaj Gogol'. Scritta nel 1836, è considerata uno dei capolavori dello scrittore russo. Anche nella versione slovena di Jure Karas ci troviamo di fronte ad una commedia degli equivoci in cui viene messa alla berlina la corotta burocrazia di una piccola cittadina che rimane presa al laccio dei suoi stessi inganni, mettendo a nudo tutta la propria picolezza morale. Temi di grande attualità se rapportati alle vita moderna e ai rapporti con le autorità che vede sempre il cittadino ad avere la peggio. La presentazione del nuovo allestimento è stata anche l'occasione per affrontare le difficoltà che sta vivendo il teatro in generale e quello di Capodistriua in particolare nell'ultimo anno di fermo da coronavirus. Il pericolo è che il teatro, da arte scenica per il pubblico, si trasformi in uno studio teatrale in assenza di pubblico. Una condizione a lungo andare insostenibile. (mid)
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