Luis Sepulveda era stato ospite di diversi eventi culturali importanti in Friuli Venezia Giulia, da Pordenonelegge, dove aveva fatto tappa nel 2005 e 2017, al Premio Hemigway di Lignano Sabbiadoro nel 2016, passando per Dedica Festival, nel 2015, quando gli è stato conferito il sigillo della città di Pordenone. Il Covid-19 se l’è portato via dopo una lunga battaglia. Il contagio è avvenuto mentre si trovava in Portogallo assieme alla moglie poetessa, ospiti di un evento culturale. Il virus ha colpito ambedue ma lo scrittore non è riuscito a vincerlo. Sepulveda viveva da tempo in Spagna ma nel marzo 2015 si era ammalato di polmonite ed era stato ricoverato proprio all'ospedale di Pordenone. A poche ore dalla sua scomparsa, Fondazione Pordenonelegge ricorda lo scrittore cileno: “un uomo sempre dalla parte degli ultimi, si dice nel comunicato, capace di combattere per un mondo migliore, per una rivoluzione ecologica, che ci ha lasciato libri che palpitano di senso di giustizia”. Una vita che ha incrociato anche il pubblico di Lignano Sabbiadoro e del Premio Hemingway, lasciando nella memoria di chi ha avuto la fortuna di seguirlo e di incontrarlo il segno di una esperienza unica. A Lignano Sepulveda riceve il Premio Hemingway 2016 per l’alto valore letterario e umano delle sue opere, in cui ha narrato le vicissitudini dei popoli oppressi, veicolato la sua sensibilità e attenzione, soprattutto dei giovani, sui temi del disagio sociale e la difesa dell’ambiente. Luis Sepulveda viene ricordato anche da Dedica Festival, dove è stato ospite nel marzo 2015. In questa occasione-ricorda l’organizzatore Thesis-aveva raccontato il gusto dell’avventura, il fascino della natura e lo sdegno per lo scempio che se ne fa in nome del profitto, il valore dell’amicizia e della lealtà, la condivisione dei piaceri semplici della vita, il sogno dell'uguaglianza, al di là di ogni differenza.
Miro Dellore