Dalla narrativa alla poesia, dalla saggistica alla graphic novel e ai fumetti, dagli autori nazionali a quelli stranieri, dall'editoria scolastica alla letteratura per ragazzi, tutto ciò che ruota intorno alla produzione di libri in Slovenia è di scena fino a domenica negli spazi della Fiera di Lubiana, con un centinaio di espositori e un calendario denso di eventi e di incontri. Ci sarà anche un'ulteriore programmazione in streaming, che andrà avanti fino al 4 dicembre.
Un'edizione, quella del salone lubianese inaugurata ufficialmente ieri pomeriggio alla presenza della ministra della cultura Asta Vrečko, che vuol essere anche uno sguardo in avanti, al 2023, quando la Slovenia sarà ospite d'onore alla Fiera internazionale del libro di Francoforte. La partecipazione alla Buchmesse, la principale manifestazione del settore a livello mondiale, è uno dei maggiori progetti nazionali degli ultimi anni, e le aspettative sono molto forti. Per la lingua e la cultura slovena, la sua produzione editoriale, si tratta di un'occasione di straordinaria visibilità, come ha affermato lo stesso direttore della rassegna tedesca Juergen Boos, atteso a Lubiana nella giornata di oggi.
E proprio in vista dell'appuntamento del prossimo anno il salone lubianese accoglie come Paese ospite la Spagna, da cui la Slovenia riceve il testimone come protagonista della "vetrina d'onore" alla Buchmesse. A Francoforte è stato un successo e a Lubiana si conta di fare il bis, racconta a Radio Capodistria Martín Remón, vice ambasciatore spagnolo in Slovenia: "È un'eccellente occasione per presentare la varietà della nostra letteratura e il nostro potenziale editoriale. Così presentiamo la narrativa e la poesia, i fumetti ... e autori e autrici che scrivono non solo in spagnolo ma anche in in basco, gallego e catalano. Ci saranno eventi e tavole rotonde e anche un bel concerto relativo all'opera del Nobel colombiano Gabriel García Márquez".
Come da tradizione, all'interno della Fiera del libro, che quest'anno sceglie come slogan "Leggiamo il mondo", è in programma l'assegnazione di alcuni premi. Il primo, per meriti speciali nel campo dell'editoria, è stato attribuito ieri a Lojze Wieser, fondatore dell'omonima casa editrice di Klagenfurt, specializzata nelle letterature dell'Est Europa. Giovedì invece sarà la volta del premio per la traduzione letteraria, un aspetto - questo - della filiera editoriale a cui la rassegna slovena dedica numerosi incontri.