Quando, giusto un anno fa, Emil Memon debuttava nel circuito delle Gallerie costiere, con una retrospettiva alla Loggia di Capodistria, le sue opere furono una scoperta per tanti. Quattro decenni di attività creativa condensati in grandi tele, fotografie, installazioni, video, anche un film in corso di lavorazione, prodotti da un artista attivo per molti anni sulla scena newyorchese, e da poco rientrato nella città natale con un ricco bagaglio di esperienze. Sperimentazione, multimedialità, linguaggio pop, e una visione dell'arte come "cattiva coscienza della società" (sono parole sue), il filo conduttore della sua variegata produzione.
Ora una mostra allestita all'Insula di Isola, "Botanica", ne svela l'interesse per il disegno, con una serie di lavori nati dall'osservazione della natura e dal legame ritrovato con questi luoghi. Il tratto - pennarello o carboncino - è spontaneo, decisamente minimalista, trattenuta e limitata è la gamma di colori, che l'artista utilizza per accendere di viola o di giallo la corolla di un iris o rappresentare un tralcio di vite. Ma da quel giardino di delizie che per lui è diventata la vigna di famiglia sulle colline, la vista si apre anche sull'azzurro del mare, e un'altra tecnica mista rende omaggio alle "Espiazioni con le rose" dello scrittore-icona giapponese Yukio Mishima.
Il disegno è il fondamento dell'arte, già lo sosteneva Vasari. "Per me è una sorta di esercizio mentale e un modo per mantenere la mano allenata", spiega Emil Memon, che raccontando di questa mostra dal carattere intimo e personale non manca di ricordare la sua formazione all'Accademia di belle arti di Firenze: "Noi, giovani artisti, volevamo rivoluzionare il mondo dell'arte, guardavamo al concettuale, non certo a una pittura alla maniera di Leonardo. Però Firenze è il trionfo del Rinascimento, accanto all'Accademia ci sono le Gallerie con il David di Michelangelo, a volte capitava che i turisti sbagliassero porta ... E tutto questo finisce con l'influenzarti, entra a far parte del tuo Dna".
La mostra "Botanica" si visita a Isola, alla Galleria Insula, fino al 5 aprile.