Nel 2025, ormai lo sanno tutti, la Slovenia ospiterà per la seconda volta la Capitale europea della cultura, dopo Maribor nel 2012. Nella short list per il titolo, che apre a grandi opportunità per le città designate e non solo dal punto di vista culturale, c'è la stessa capitale Lubiana. Il programma elaborato per la candidatura lubianese fa perno sulla solidarietà come tema principale, lo slogan prescelto "Brez žice, Wireless" allude con un gioco di parole a chiusure e fili spinati che segnano divisioni da abbattere. L'obiettivo dichiarato è quello di fondare lo sviluppo della cultura su nuove basi, sulla scorta dei valori europei e della sinergia di tutti gli attori che operano nei diversi ambiti della cultura, della tutela dell'ambiente, dell'istruzione, della ricerca e dell'assistenza sociale. Più che mai - si sottolinea - il tema della solidarietà si propone quale essenziale collante di cui abbiamo bisogno come società. Nel dossier inviato da Lubiana alla giuria internazionale ci sono 104 progetti, un terzo dei quali, se la candidatura dovesse andare in porto, verranno realizzati con il coinvolgimento dei comuni limitrofi. Tra le opere infrastrutturali da mettere in cantiere di qui al 2025 particolare rilievo viene attribuito alla riqualificazione dello Center Rog, 5500 metri quadri destinati a collegare settori culturali, creativi ed economici all'interno dell'area della ex fabbrica di biciclette. Altro intervento, il completamento del recupero dell'antico zuccherificio, disegnato a inizio Ottocento dall'architetto austriaco-triestino Matteo Pertsch, il più importante impianto di archeologia industriale della capitale slovena, che sarà convertito in un enorme spazio d'arte e con i suoi 6000 metri quadri di superficie utilizzabile si candiderebbe a diventare una delle sedi privilegiate di Lubiana Capitale europea della cultura 2025.
Ornella Rossetto