Da mezzo secolo un "civile servizio" a tutela della bellezza dell'Italia. È l'opera svolta dai Fai, la principale fondazione no profit italiana impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico della Penisola. Il Fondo Ambiente Italiano è nato nel 1975 a Milano, e grazie ai suoi aderenti, ai donatori e ai sostenitori in cinquant'anni di iniziative è riuscito a far scoprire a milioni di cittadini i tanti tesori d'arte e natura spesse volte poco conosciuti o dimenticati disseminati da Nord a Sud. Oggi il Fai si prende cura di 72 beni, grazie all'opera di 16 mila volontari e il supporto di 300 mila iscritti. Inoltre, grazie al censimento I luoghi del cuore, già 162 siti hanno potuto beneficiare di preziosi interventi di recupero. Né andrà dimenticato il coinvolgimento dei giovani: in questi decenni 550 mila studenti hanno svolto un'esperienza di cittadinanza attiva nel ruolo di Apprendisti Ciceroni durante le Giornate Fai di Primavera e d'Autunno, appuntamento annuale divenuto da tempo uno dei più amati eventi italiani dedicati al patrimonio.
Numeri riassunti in occasione del convegno nazionale del Fai che si è tenuto in questi giorni al milanese Teatro alla Scala, alla presenza di 1.500 delegati arrivati da tutta Italia per festeggiare le "nozze d'oro" dell'associazione fondata dall'imprenditrice Giulia Maria Crespi. La presenza delle istituzioni ha confermato il valore dell'operato del Fai. "Un'idea, un'iniziativa talmente profonda da compiere mezzo secolo, dimostrando che ciascuno di noi deve sentirsi partecipe del dovere di preservare l'eredità culturale e storica del nostro Paese", ha affermato nel suo videomessaggio il ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Nel 2025 il Fondo per l'ambiente arricchirà il suo patrimonio con l'apertura al pubblico di cinque nuovi beni: tra questi Alpe Fontana Secca, una malga a 1.400 metri di altitudine sul Monte Grappa, che tornerà a essere un pascolo per le tipiche vacche burline, l'unica razza bovina autoctona del Veneto, con casera per produrre il formaggio e uno spazio didattico; mentre all'altro capo d'Italia, in Sicilia, aprirà Case Montana, un antico edificio rurale nella Valle dei Templi di Agrigento.
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