Divorare il cielo è la storia di Teresa e del suo incontro con tre ragazzi, Nicola, Tommaso e Bern, soprattutto Bern, fino a quel momento sconosciuti.
I tre ragazzi vivono in una masseria pugliese, centro gravitazionale del romanzo, aspettando di crescere; li guida Cesare, tra preghiere, lavoro della terra e riflessioni sulla vita. Sono giovani con esperienze familiari difficili, alla ricerca di un padre, una guida autorevole. Teresa, ancora molto giovane, va in vacanza con il padre pugliese proprio a Speziale, vicino a quella masseria che la attrae come un magnete; in quell'assolata campagna vive l'esperienza di un amore totale, di un'amicizia il cui ricordo l'accompagnerà per la vita. Si innamora di Bern, il più inquieto, un ragazzo che vuole disperatamente credere in qualcosa, affamato di esperienze, che vuole divorare la vita, il cielo. Nel racconto il rapporto difficile fra i ragazzi si evolve nell'arco di vent'anni; è un cammino di formazione intessuto di sogni, delusioni, passione che rivivrà nei ricordi di Teresa, anche quando alcuni dei suoi amici non ci saranno più. Anni in cui Teresa perde, ritrova, ripercorre il suo rapporto con Bern e i suoi amici fraterni, in cui sente il disperato bisogno di credere in qualcosa di grande e importante. Forse è la nostalgia del passato che ci manca – osserva l'autore- la nostalgia di qualcosa che non abbiamo avuto fino in fondo. Divorare il cielo è un romanzo potente e generoso, che restituisce al lettore l'antica meraviglia di una grande storia in cui perdersi. La pubblicazione è stata cofinanziata dall'Istituto italiano di cultura in Slovenia. (mid)

Foto: EPA
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