Giuseppe Tartini è non da oggi uno dei motivi di orgoglio della città di Pirano. Il bel monumento al musicista collocato al centro della piazza principale risale al 1896.
Fu inaugurato con una grande festa, alla presenza di migliaia di persone accorse da tutta l'Istria, da Trieste e Gorizia, che portarono in trionfo l'artefice dell'opera, lo scultore veneziano Antonio Dal Zotto. In verità il bronzo era stato commissionato all'artista per il bicentenario tartiniano del 1892, ma problemi organizzativi e finanziari allungarono i tempi di realizzazione dell'impresa. Cosicché quando finalmente si giunse al taglio del nastro i piranesi poterono esclamare soddisfatti "El Tartini in piassa!". Questa espressione nella tipica parlata veneta, già adottata dalla Comunità degli italiani piranese per una propria pubblicazione di parecchi anni fa, dà ora il titolo ad un libro edito dal Museo del mare di cui è autrice Duška Žitko, curatrice del lascito tartiniano esposto nella casa natale piranese. La storia della statua, e la temperie di un'epoca ricca di passioni come quella di fine Ottocento nell'Alto Adriatico, vi è ricostruita sulla base di una folta documentazione, già presentata al pubblico in occasione della mostra allestita presso il Museo del mare per i 120 anni della posa del monumento, nel 2016. Il volume - in sloveno, italiano e inglese - è dedicato alla memoria del maestro Claudio Scimone, direttore dei Solisti Veneti e instancabile divulgatore della musica di Tartini, più volte ospite
a Pirano, cui ha regalato memorabili concerti.
Con la presentazione di "El Tartini in piassa", cui ha assistito - con la piccola folla radunata ai piedi del monumento - anche il console generale d'Italia a Capodistria Giuseppe D'Agosto, si sono aperte in città le celebrazioni di Tartini 250, ricco calendario di eventi per il duecentocinquantenario della morte del Maestro delle Nazioni, personalità di rilievo della storia della musica italiana ed europea nato a Pirano nel 1692 e scomparso a Padova nel 1770. Il prossimo appuntamento è per sabato 8 febbraio, Giornata della cultura slovena, con le prime visite guidate alla scoperta del nuovo e più ampio percorso museale di Casa Tartini, al momento ancora in fase di allestimento. La Comunità degli italiani, proprietaria della sede, fa sapere che in questo periodo iniziale le visite saranno possibili solo su prenotazione.
Ornella Rossetto