Gorizia ridiventa per quattro giorni la capitale della storia: la giunta comunale, e gli organizzatori del Festival èStoria, giunto alla quindicesima edizione, hanno presentato il programma della manifestazione, dedicato al tema delle famiglie.
Dopo le migrazioni, analizzate nella precedente edizione, i giardini pubblici della città e altre sedi ospiteranno decine di iniziative, confronti, mostre e dibattiti dedicati ai cambiamenti subiti nella storia dalla famiglia, fino al dibattito sul concetto contemporaneo di unità familiare.
Su questo tema si confronteranno storici, saggisti, storici dell’arte, giornalisti e psicologi, provenienti anche dall’estero a conferma del respiro internazionale della manifestazione che contribuisce alla candidatura di Nova Gorica e Gorizia a capitale della cultura per il 2025.
Come ha spiegato il presidente dell’Associazione culturale èStoria, Adriano Ossola, il confronto si svilupperà su due binari: uno prenderà in esame la famiglia nella storia, il secondo cercherà di capire come si evolve la famiglia oggi.
Si tratta di un tema molto discusso in Italia, in particolare dopo il congresso delle famiglie di Verona, che aveva diviso il paese e anche la maggioranza in Italia, ma la scelta, conferma il sindaco Rodolfo Ziberna, era stata fatta già da tempo, e la manifestazione potrà essere un’occasione di riflessione. “Ovviamente non è intenzionale - dice il Sindaco di Gorizia - perché il tema è stato deciso già lo scorso anno, quando hanno chiuso la quattordicesima edizione, ma il tema della famiglia è declinabile in moltissimi modi: ad esempio anche le associazioni degli esuli saranno presenti a un sacco di eventi, proprio perché famiglia è anche lacerazione”.
“Vogliamo – ha aggiunto - presentare a 360 gradi quello che è la famiglia. Tutto nella storia è famiglia: gli interessi, gli affetti … Credo che, come è già successo in passato come ad esempio con il tema delle migrazioni, èStoria sia riuscita ad azzeccare temi di grande grande attualità, e che possono sembrare circoscritti, ma che in realtà sono declinabili in modo molto ampio”.
Nella presentazione è stato anche confermato il nome del vincitore del premio èStoria, attribuito quest’anno allo storico Carlo Ginzburg, per la sua capacità, è stato sottolineato, “di tradurre il concetto di divulgazione nella sua accezione più alta e allo stesso tempo, libera da limiti di qualunque tipo”.
Alessandro Martegani