Non poteva essere un festival come gli altri anni. Di fronte all'alternativa di farlo saltare dopo l'annullamento dell'edizione di fine maggio, si è optato per la versione digitale.
Grandi ospiti, come sempre a èStoria, italiani e stranieri, ma a distanza. Con incontri diffusi sul canale youtube della rassegna isontina e una selezione di video che verrà proiettata in orario serale ai Giardini pubblici di Gorizia, da oggi al 2 agosto. Titolo "Controvirus", ossia l'impatto delle epidemie sull'umanità dagli antichi greci al Covid, indagato grazie al contributo di specialisti di vari settori, dalla storia della medicina a quella economica, alla demografia, alla letteratura e all'arte, con il consueto approccio multidisciplinare del festival. Circa sessanta ospiti per quaranta appuntamenti a partire da un tema che ci riguarda drammaticamente tutti. Al via, un dialogo sulla pandemia da Coronavirus tra lo storico Paolo Mieli e Adriano Ossola, curatore di èStoria. Tra i primi incontri, la scrittrice Dacia Maraini con il suo nuovo libro, "Trio", un romanzo ambientato sullo sfondo della peste di Messina del 1743. Mentre Luciano Canfora rievocherà la peste ateniese nel racconto dello storico Tucidide, che ne fu anche vittima. E poi la peste in età medievale e le pagine di Manzoni, l'influenza spagnola, prima pandemia del Novecento e il colera che ancora nel 1973 colpì il Sud Italia e in particolare Napoli. Per arrivare ad altre malattie a larga diffusione recenti o recentissime, Aids, Ebola, Sars, e naturalmente al Covid. E mentre il mondo è in ansiosa attesa di un vaccino contro il Coronavirus, non mancherà una riflessione sui vaccini tra opportunità e critiche sempre più aspre di una parte dell'opinione pubblica. (ornella rossetto)

Foto èStoria
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