In questo nuovo ciclo di opere di Fulvia Grbac, presentato nel giugno scorso per la prima volta nella galleria Herman Pečarič di Pirano, si è posti di fronte alla anacronistica realtà del filo spinato al confine istriano tra Slovenia e Croazia, le spine ferrose in contrasto con la natura sono il simbolo e la denuncia dei limiti imposti dall’uomo sull’uomo. Da cui il titolo del ciclo »Contra naturam«. La mancata accoglienza dell’altro espressa attraverso le piccole tracce nascoste fra la natura. Ecco che le trame dei suoi arbusti spinosi si trasformano in messaggio contemporaneo. L’artista svela il presente, ci aiuta a riflettere su ciò che ci circonda, ovvero »…ovvero quello che da fastidio alla natura, che da fastidio a me personalmente, che posso vedere purtroppo anche sotto casa mia e che ho preso come spunto di partenza, come pretesto, per raccontare questa mia preoccupazione, di vedere quello che succede, quello che può rappresentare un filo spinato in natura. Anche perchè non posso esimermi dal raccontare una cosa simile, con le tecniche ovviamente che conosco, dalla punta secca alla xilografia, tecniche che si prestano molto a raccontare questo tema«. La mostra personale di Fulvia Grbac rimarrà aperta alla galleria »Carlo Sbisà« di Trieste fino al 20 dicembre.
Miro Dellore
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