A Lubiana la grande musica è di casa, ma il concerto dei Berliner Philharmoniker ha davvero dello straordinario, anche perché la mitica formazione tedesca si è esibita nella capitale slovena solo in una precedente occasione, il 30 aprile del 1900, e da allora sono trascorsi ben 121 anni. Per il pubblico dunque l'opportunità di lasciarsi sbalordire da una fra le più blasonate orchestre sinfoniche del mondo, se non anzi la più prestigiosa in assoluto, che arriva allo Cankarjev dom con il suo direttore principale, il maestro russo Kirill Petrenko. Seconda tappa, il concerto lubianese, di una breve tournée europea che si concluderà domani a Zagabria. Il programma, molto particolare, si apre con due compositori del Novecento, il tedesco Bernd Alois Zimmerman e il polacco Witold Lutoslawski, per concludersi con la 'tenera gaiezza' della Seconda sinfonia di Johannes Brahms, scritta nel 1877, senza dubbio la più celebre delle tre pagine proposte.
Fondata nel 1884, l'orchestra dei Berliner Philharmoniker ha assunto un'eccezionale notorietà soprattutto a partire dagli anni Cinquanta, quando alla sua guida è stato nominato il carismatico Herbert von Karajan, che sarà direttore a vita e per trentacinque anni conduce una meticolosa ricerca di un suono qualitativamente altissimo. Karajan muore nel 1989 e come suo successore viene scelto Claudio Abbado, seguito da sir Simon Rattle. Kirill Petrenko è direttore principale dei Berliner dal 2015.
Nelle file dell'orchestra suonano anche tre musicisti sloveni, i clarinettisti Matic Kuder e Andraž Golob, e il cornista Andrej Žust.