È ormai diventato una tradizione a Pirano il concerto per il 2 agosto, anniversario della posa del monumento a Giuseppe Tartini, emblema della città, avvenuta nel 1896.
Un appuntamento che si rinnova stasera all'arena estiva dell'Auditorium di Portorose con la presenza di una prestigiosa orchestra da camera e di uno tra i violinisti italiani più famosi e poliedrici: i Filarmonici di Roma insieme ad Alessandro Quarta.
Non è cosa troppo consueta, forse, che accanto agli anniversari canonici della nascita e della morte, si celebri anche il 'compleanno' di un monumento in memoria
di un illustre personaggio. Ma a Pirano, piccola patria di Giuseppe Tartini, ogni occasione è buona per rendere omaggio al musicista, compositore fra i maggiori del Settecento italiano e straordinario virtuoso del violino che vi nacque nel 1692. E del resto lo scoprimento del "Tartini in piassa" di fine Ottocento fu molto di più di una semplice inugurazione; fu, spiega lo storico piranese Kristjan Knez, una grande festa della cultura. "In quella giornata di giubilo erano accorse migliaia di persone dall'Istria e da Trieste e il meglio della cultura dell'epoca, da Silvio Benco a Caprin . Pensiamo anche all'Inno per Tartini composto per l'occasione da Antonio Smareglia".
E così, a partire dal 2016, tutti gli anni intorno alla data dell'anniversario, a Pirano si può godere di un bel concerto. Gli interpreti sono sempre di altissimo livello, e questo nuovo appuntamento - organizzato in collaborazione tra il Comune, la Comunità degli italiani intitolata al maestro e la Can affiancate dall'Unione italiana - non si smentisce certo per l'attrattiva della proposta, con il grande ritorno dell'orchestra da camera I Filarmonici di Roma, cui si unisce stavolta sul palco dell'arena estiva dell'Auditorium di Portorose il violinista Alessandro Quarta, un fuoriclasse del suo strumento. "Per quanto riguarda il programma - dice il direttore artistico del complesso Andrea Casarano - l'anno scorso abbiamo avuto l'onore di tenere un concerto a Pirano con il maestro Uto Ughi in occasione dei 250 anni della morte di Tartini, e vista l'occasione eseguimmo una monografia dedicata a questo grandissimo autore. Quest'anno che torniamo con immenso piacere, con il maestro Alessandro Quarta, un artista amatissimo anche dai più giovani, abbiamo pensato a un programmo più vario. Il concerto si apre comunque con due brani dedicati a Tartini: una Sinfonia per archi seguita dal famosissimo Trillo del diavolo. Quindi una Suite di Nino Rota sulle musiche dei film di Fellini del quale nel 2020 sono ricorsi i 100 anni dalla nascita, ma che a causa della pandemia non ci è stato possibile commemorare, e a chiudere il concerto quattro brani di Astor Piazzolla. Abbiamo voluto omaggiare questo autore, nell'anno del centenario della nascita, anche per ricordarlo in quanto emigrato italiano all'estero, in fondo anch'egli un esule in Argentina, dove poi grazie alla sua musica ha trovato fortuna".
Si ricorda agli interessati che, nel rispetto della normativa anti-Covid, per accedere al concerto è necessario esibire la documentazione attestante il possesso del requisito GVT (guariti, vaccinati o testati).