Archiviato con successo il festival "Omaggio a una visione", che quest'anno ha esplorato il cinema della regista tedesca Helke Misselwitz vincitrice del Premio Darko Bratina, l'associazione goriziana Kinoatelje rinnova l'appuntamento con la cinematografia slovena, già al centro di una rassegna al Kinemax la scorsa primavera.
Invariata la formula, tre serate con sottotitoli in italiano, fra classici e nuovi produzioni, e la partecipazione di ospiti e autori ad accompagnare le singole proiezioni.
Si parte il 17 novembre con i "I fantasmi di Trieste, le parole e il vento nella vita di Dušan Jelinčič", un documentario dedicato allo scrittore-alpinista triestino di lingua slovena. Il film, diretto da Dušan Moravec e appena passato al Festival del cinema sloveno di Portorose, prende il titolo da una raccolta di racconti di Jelinčič che hanno come protagonisti la città di Trieste, alcuni personaggi realmente esistiti, luoghi particolari e i ricordi dello scrittore stesso.
Il 24 novembre sarà la volta della copia restaurata e digitalizzata di un piccolo-grande classico di František Čap, regista di origine ceca considerato un pioniere della cinematografia slovena, scomparso giusto cinquant'anni fa. Il film in questione, proposto per la prima volta con sottotitoli in italiano, è "Don't whisper" (1957; titolo originale "Ne čakaj na maj"), sequel della commedia romantica "Vesna", in assoluto uno dei film più visti e amati del cinema sloveno, che porto una ventata di freschezza e di novità in un panorama cinematografico allora dominato dal film di guerra resistenziale.
Infine, il primo dicembre, a concludere il ciclo, una selezione di cortometraggi recenti, sempre alla presenza degli autori.