Non tutti, forse, sanno che il Museo del mare "Sergej Mašera" di Pirano custodisce un vero e proprio gioiello della cartografia antica, un manoscritto ("De summa totius orbis") con alcune preziosissime tavole disegnate fra il 1524 e il 1526 da Pietro Coppo, considerato il primo grande geografo istriano. Nato a Venezia intorno al 1470, Coppo infatti visse quasi sempre a Isola, dove svolse importanti incarichi pubblici e ne ottenne la cittadinanza. Si tratta di quindici xilografie colorate che rappresentano l'intero mondo allora conosciuto, a partire da una primissima raffigurazione della penisola istriana, la più antica esistente. Nel suo complesso, l'opera costituisce uno dei primi tentativi di costruzione di un atlante moderno.
E proprio il codice piranese, già nelle collezioni della vecchia Biblioteca civica, è uno dei beni che hanno trovato posto nella neoistituita Lista nazionale Memoria del mondo, una sorta di registro dei più importanti beni documentari conservati nel Paese, cui ha dato vita l'Unesco Slovenia nell'ambito di un omonimo programma dell'organizzazione internazionale. Le 'voci' inserite nella lista sono appena dieci e sono state selezionate su un'ottantina di candidature. La soddisfazione, quindi, è tanto maggiore per il direttore del museo, Franco Juri:
"Per il Museo del mare ciò è naturalmente motivo di orgoglio, perché una parte del nostro patrimonio - e anche del patrimonio veneto della nostra regione - diventa elemento costitutivo del patrimonio nazionale. Quindi un riconoscimento che porta il codice piranese del Coppo ad essere uno dei documenti più importanti a livello nazionale. Siamo contentissimi".
'Club' ristrettissimo, dicevamo, quello dei beni documentari che compongono la Lista. Insieme al codice di Pietro Coppo vi figurano, per fare qualche esempio, le lettere del pastore protestante e padre della lingua letteraria slovena Primož Trubar, il quattrocentesco manoscritto di Stična, che è uno dei più antichi testi scritti in sloveno, gli autografi del poeta romantico France Prešeren, iniziatore della letteratura slovena moderna. Autentici monumenti della cultura nazionale, accanto ai quali il Coppo ha trovato una sua speciale, magnifica collocazione.