Il film Contagion anticipa quello che sta avvenendo in questi giorni nel mondo. Mostra gli effetti di una epidemia che sembra quella del Coronavirus. Di come al tempo dell'epidemia globale cambia la nostra vita. I personaggi, pazienti, scienziati e medici, sono quelli che oggi vediamo ai telegiornali. Il contagio si sostituisce alle certezze e abitudini di vita, portando con sé morte, diffidenza e paura. C’è l’assalto ai supermercati. La mancanza di tute anticontaminazione e di mascherine, l'isolamento in casa, il divieto a mantenere gli abituali rapporti sociali e familiari. La prima paziente è Beth, che torna a Minneapolis da un viaggio in Cina, dove ha avuto un occasionale rapporto con un suo ex. Si ammala. Il contagio si allarga alla sua famiglia, alla sua città, si diffonde in tutta l'America e quindi a Londra. Parigi. Tokyo. Honk Kong. Al tempo i social network non erano ancora così diffusi, ma tutto quello che viviamo oggi nel film c'è. Un film che adesso è diventato lui stesso virale. Infatti, tutti ne parlano: alla fine del 2019 era al 270-esimo posto nel catalogo dei film più visti della Warner Bros. Oggi è secondo dopo Harry Potter. Il film era già al tempo un monito, perché si basava sulle ricerche dei patologi sulla diffusione della SARS nel 2003 e del 2009, a seguito del passaggio del virus dagli animali all'uomo, e su come erano stata affrontate e comunicate queste epidemie. Dalla realtà alla fiction e al contrario, ma tutto alla fine dipende da Madre Natura.
Miro Dellore