Quarant'anni per la redazione di un vocabolario possono sembrare tanti. Ma il Grande dizionario della lingua italiana, conosciuto più semplicemente come il "Battaglia" dal nome del suo fondatore, è davvero un'opera straordinaria. Nei suoi 21 ponderosi volumi frutto di una ricerca capillare pubblicati dalla casa editrice Utet fra il 1961 e il 2002 (cui se se sono aggiunti due di supplementi) è racchiusa, lemma dopo lemma, l'intera tradizione letteraria italiana, dalle origini al Novecento. Una ricchezza di citazioni di autori antichi e moderni che ne fa uno strumento di consultazione di fondamentale importanza per gli studiosi, oltre che il vocabolario della lingua italiana di gran lunga più ampio fra i molti in circolazione. E ce ne sono davvero tanti, di ogni taglia e di ogni tipo: dizionari dell'uso, che sono appunto quelli di impiego quotidiano, etimologici, di sinonimi o di neologismi. Al "Battaglia" spetta la qualifica di dizionario storico, e di erede di una tradizione lessicografica prestigiosa che ha i suoi antecedenti illustri nel Tommaso-Bellini, la più importante impresa della dizionaristica italiana dell'Ottocento, e nel Vocabolario degli Accademici della Crusca, il primo grande vocabolario europeo, stampato nella sua prima edizione a Venezia nel 1612. È stata proprio l'Accademia della Crusca, punto di riferimento in tutto il mondo per gli studi sulla nostra lingua, che grazie ad un accordo siglato con la Utet ha fatto ora diventare elettronico il "Battaglia", nato in un'epoca di ancora scarso utilizzo degli strumenti informatici in ambito umanistico. La sua digitalizzazione permetterà agli studiosi e a tutti gli interessati di consultarlo finalmente in rete. Un tesoro di parole a portata di un semplice clic.
Ornella Rossetto