Foto: Radio Capodistria
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Il Circolo di Cultura istro-veneta Istria ha presentato un volume dedicato alla cultura del mare. L'Istria dei Pescatori, la cultura del mare e della pesca in Istria: tradizioni, gastronomia, valori e identità della componente veneta e italiana dell'Adriatico orientale, questo il titolo del tomo, fa compiere un viaggio dentro alla storia della costa orientale, del pesce, delle tradizioni de pescatori.

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Ezio Giuricin, il Presidente del Circolo che ha aperto la presentazione, ha evidenziato che il libro è dedicato ai valori del patrimonio culturale e civile della pesca, che ha contribuito fortemente a formare l'identità attraverso le tradizioni dei pescatori e di quelle culinarie. Nicola Bettoso, uno dei firmatari di questo libro, coordinatore del Circolo Istria, ha aggiunto che per capire l'Istria è necessario capire il Mediterraneo in quanto i nomi vernacolari della fauna ittica e i sistemi di pesca sono molto simili in tutto il bacino. Il viaggio, ha precisato Bettoso, inizia con un testo del secondo secolo dopo Cristo in cui vengono precisate una serie di specie ittiche, e si procede nell'arco della storia fino alla pesca nell'Impero asburgico, le organizzazioni dei pescatori, l'analisi storica sui sistemi di pesca che sono stati importanti per lo sviluppo, l'evoluzione della pesca a strascico e, cosa molto importante, la testimonianza dei pescatori esuli e rimasti, gli esuli della laguna di Grado e le politiche portate avanti nel periodo jugoslavo.

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Gli autori, Nicola Bettoso, Diego Borme, Giuliano Orel, Aurelio Zentilin e Rosanna Turcinovich si sono palleggiati il racconto di com'è nato il libro e alcuni aneddoti, e Turcinovich ha avuto modo di indicare che la pesca, il mare, è una base molto importante per l'identità perché la cultura marinara sta sfuggendo. Turcinovich ha ricordato la consapevolezza del ruolo della cucina, che ha salvato l'identità tradizionale locale attraverso il recupero della tradizione che con l'esodo è stata decimata. Secondo Turcinovich le origini e le conoscenze recuperate hanno importanza fondamentale e segnano il riflusso della cultura interrotta.

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L'iniziativa si è svolta nell'ambito degli eventi programmati dal Circolo per il giorno del ricordo.

Franco de Stefani