Il Premio Angelus viene conferito annualmente dalla città simbolo dell'incontro e del dialogo, la polacca Breslavia – Wroclaw. Il romanzo di Vojnović era in concorrenza con le opere di altri sei autori finalisti scelti su complessivi 105 partecipanti, ma a convincere la giuria è stata la storia avvincente della famiglia Borojević che presenta l'immagine dei Balcani ieri ed oggi e racconta soprattutto i tragici destini di quanti non sono riusciti a fuggire dalla guerra in Jugoslavia, anche se sono sfuggiti alle bombe e sono sopravvisuti. Il romanzo »Jugoslavia, il mio Paese« è uscito nel 2013 per i tipi della casa editrice Beletrina ed è stato tradotto in numerose altre lingue. »Considero il Premio angelus il più importante riconoscimento della mia carriera di scrittore – è stato il commento di Goran Vojnović dopo avere appreso la notizia mentre era in collegamento online con la cerimonia di assegnazione del premio del valore di 33 mila euro. Altri 4400 euro andranno alla traduttrice del romanzo, Joanna Pomorska. Ricordiamo ancora che il precedente libro di Vojnović, ossia il romanzo d'esordio “Čefuri raus” in italiano Terroni fuori, è stato in Slovenia e all’estero un successo letterario. Lo scrittore è molto apprezzato in Slovenia anche per il suo impegno da regista. Tra i suoi film di maggior successo il titolo “Piran-Pirano”, che intreccia i destini di tre personaggi: l’italiano Antonio, il bosniaco Veljko e la slovena Anica. Si perdono di vista nel furore della guerra e si ritrovano mezzo secolo più tardi, di nuovo a Pirano. (miro dellore)
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