Non è facile per nessuno la quarantena, figuriamoci per il celebre street artist inglese Banksy, costretto come tutti dal lockdown a restarsene chiuso fra le mura di casa.
Se fare arte urbana in questo momento proprio non è possibile, si può pur sempre utilizzare lo spazio domestico, e perché no quello del bagno, scelto dall'artista dall'identità misteriosa per realizzare la sua nuova opera. Tra il lavandino, la tazza e le mensole scorrazzano seminando scompiglio nove topi - qualcuno per la verità dice ratti - disegnati sugli oggetti e sulle pareti. Corrono, si arrampicano, srotolano la carta igienica, fanno la pipì senza centrare troppo bene il vaso, strizzano il dentifricio, attentano allo specchio pericolosamente in bilico mentre un altro segna sul muro i giorni di 'arresti domiciliari'. Così Banksy ha voluto condividere con i suoi followers le difficoltà dell'isolamento, ma con ironia: l'immagine del bagno sottosopra è divertente, suscita il sorriso. Il commento del suo autore, "Mia moglie odia quando lavoro da casa", anche.
Ornella Rossetto