L'undicesima edizione dell'Accademia estiva promossa dalla Comunità autogestita della nazionalità italiana in collaborazione con la Scuola di musica di Isola si appresta a porre negli archivi i risultati di una settimana di intenso lavoro, che ha coinvolto una ventina di giovani e giovanissimi studenti di musica - molti dei quali arrivati anche da fuori regione - sotto la guida di due docenti molto conosciuti in città: Selma Chicco Hajdin per il pianoforte e Antonije Hajdin per il violoncello.
Lezioni individuali e di gruppo, e attività di musica d'insieme hanno scandito tra il Manzioli e Palazzo Besenghi le giornate degli allievi, una bellissima occasione di condivisione e di approfondimento delle proprie competenze musicali.
Liberi dagli impegni scolastici, i ragazzi possono focalizzarsi interamente sulla musica, e lo hanno fatto con un entusiasmo che è motivo di grande soddisfazione per la professoressa Chicco, ideatrice dei corsi estivi: "Tutti sono veramente appassionati, hanno una gran voglia di imparare, e poi sono anche entusiasti di stare in un luogo - Palazzo Besenghi - pieno di musica, sia con il violoncello e sia con le formazioni cameristiche. Insomma ragazzi contenti, a cui brillano gli occhi".
Undici edizioni si possono considerare un bel traguarduo, eppure, spiega ancora la docente, "ogni volta è una storia nuova. Ci sono ragazzi che ritornano ogni anno, alcuni che hanno iniziato da piccoli addirittura per il decimo anno di fila, e vedo che hanno fatto grandi passi avanti".
Che all'Accademia l'atmosfera sia delle più piacevoli e stimolanti che lo conferma Lia Calcina, quattordicenne violoncellista piranese, alla sua quarta o quinta volta a Isola. Segno, inutile dire, che si è sempre trovata bene: "Sì, moltissimo, si sta in compagnia e ci si trova bene perché si può parlare di musica e delle tante cose che abbiamo in comune".
Entusiasta dell'esperienza si dice anche Nicola Štule, che non nasconde l'emozione in vista del concerto finale, lui che a soli 17 anni pure non è proprio un neofita del palcoscenico, visto che oltre a studiare pianoforte suona la chitarra e fa anche teatro: "L'emozione è tantissima. Se, mentre sto provando a casa, mi capita di sbagliare, penso "Oddio!". Poi però l'insegnante ti segue, ti corregge, e va molto meglio. Come dice la professoressa, la musica non dev'essere un impegno, deve rilassare!".
Quanto al programma che sarà eseguito a Palazzo Manzioli nel concerto finale degli allievi (due appuntamenti, sabato alle 19 e domenica alle 17), prevede - anticipa Selma Chicco Hajdin - composizioni "prevalentemente del repertorio classico, perché è su questo che lavoriamo, ma anche musiche dal film Il Gladiatore".