Su il sipario! Va in scena l'italiano nel mondo. Oltre un migliaio di eventi, curati da Ambasciate, Consolati e Istituti di cultura per sottolineare l'importanza della nostra lingua nel teatro e nella musica, storiche eccellenze dell'Italia. Ben due premi Nobel italiani, Luigi Pirandello e Dario Fo provengono dal teatro. E ancora oggi sarebbe difficile immaginare un soprano o un tenore asiatico o statunitense che non sappiano cantare l'opera lirica in italiano. Senza trascurare la notevole fortuna internazionale di cui continua a godere la canzone popolare e d'autore. L'italiano sul palcoscenico quindi non è uno solo, è plurimo, incontra anche i dialetti e le varietà colloquiali.
E mentre s'inaugura la Settimana della lingua ecco arrivare, freschi freschi, i nuovi dati statistici sugli studenti di italiano all'estero. L'ultima rilevazione della Farnesina, relativa
all'anno scolastico 2017 -2018, ne ha censiti oltre due milioni, registrando - per la prima volta dopo anni di crescita - una leggera flessione (-1,2%). D'altra parte, per alcuni Paesi, i dati raccolti sono parziali. È il caso, tra gli altri, della Croazia, con un totale di quasi 49 mila studenti a fronte dei 53 mila dell'anno precedente. L'italiano suscita un buon interesse in Slovenia, dove sono stati censiti 16 mila 500 studenti, un migliaio in più rispetto al 2016-2017. Di questi, quasi 15 mila apprendono l'italiano nelle scuole locali e 600 lo studiano all'università. Primo Paese al mondo per numero di studenti si conferma l'Australia , seguita da Germania, Francia e Stati Uniti.
Nel complesso, come lingua di studio l'italiano rimane tra le più studiate al mondo, un dato significativo se rapportato a un bacino non troppo alto di parlanti nativi, che colloca l'italiano solo al 22° posto nella classifica su scala mondiale come lingua parlata.
Ornella Rossetto