"Oggi l'italiano nel mondo risuona attraverso molteplici espressioni, nel modo di fare impresa, nella letteratura, nel volontariato, nella musica, nella cucina, nella scienza e nello sport. Queste molteplici dimensioni parlano italiano e parlano dell'Italia proiettando all'estero un'immagine suggestiva e vincente. Di queste diverse sfaccettature dell'italianità la lingua è il tessuto connettivo diffuso anche oltre i nostri confini". Così il capo dello Stato Sergio Mattarella, intervenendo a Roma agli Stati generali della lingua e della creatività italiane nel mondo, una giornata di riflessione e definizione di strategie per promuovere l'Italia in maniera sempre più integrata, e valorizzare la lingua come ambasciatrice della creatività e del Made in Italy, importanti fattori di attrazione per quanti all'estero si avvicinano e studiano la nostra lingua: circa due milioni di persone, in centodieci Paesi, di cui oltre 428 mila tra Istituti italiani di cultura, Scuole all'estero e corsi di enti promotori sostenuti dal Maeci, come ha ricordato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Che ha fornito alcune altre cifre: sono 127 i lettorati di italiano nel mondo, a cui si aggiungono i contributi erogati a università straniere in 71 Paesi a sostegno delle cattedre di italianistica e dei corsi di formazione per docenti di italiano, con un investimento di due milioni e mezzo di euro all'anno. Dall'interazione con il mondo delle imprese e delle professioni, ha spiegato il ministro, ha preso forma una nuova prospettiva, per cui l'italiano non è più concepito solo come "lingua da insegnare e diffondere ma anche quale patrimonio valoriale che ha reso e rende l'Italia un Paese unico al mondo grazie alla sua capacità creativita, innovativa e imprenditoriale".
Alle parole di Di Maio sono seguite quelle del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini: investire in cultura, ha detto, è una grande scelta economica. "Siamo il Paese che ha investito più risorse nel Pnrr per i settori della creatività, cultura e conoscenza", ha ricordato Franceschini, sottolineando che nel mondo viene riconosciuta la leadership dell'Italia in tema di cultura.