Quarta lingua più studiata al mondo dopo l'inglese, lo spagnolo e il cinese, e prima del francese.
Il dato di Ethnologue, che sembra confermare la tendenza positiva rilevata negli ultimi anni dalla Farnesina con oltre di due milioni di persone che all'estero affrontano lo studio della nostra lingua, ha suscitato comprensibilmente grande attenzione in Italia. Molte testate hanno ripreso e amplificato la notizia. Ma il professor Luca Serianni, illustre linguista e vicepresidente della Società Dante Alighieri, preferisce essere cauto. "Sui dati e sulle classifiche sarei un po' prudente, perché bisogna tener conto dei tanti centri in cui una lingua come il francese si fonda per la sua diffusione".
Che sorpasso alla Francia ci sia oppure no, l'italiano, dice il professor Serianni, è lingua molto amata all'estero. "Quello che possiamo affermare con sicurezza è che comunque l'italiano, non avendo alle spalle una diffusione internazionale com'è stata per il francese - che resta anche oggi una lingua ampiamente parlata fuori dall'Esagono, pensiamo all'Africa nord-occidentale - , nonostante non sia il francese l'italiano ha però una diffusione molto interessante, evidentemente legata ad un'immagine positiva che si ricava dell'Italia per quanto riguarda aspetti anche non linguistici e non letterari. Pensiamo alla storia dell'arte, o alla presenza di borghi diffusa sul territorio che sono spesso molto pittoreschi e degni di vista per lo straniero. E pensiamo anche al fattore clima, di cui gli italiani non hanno nessun merito ma certamente è un elemento di attrattivita'".
Come lingua parlata, nella classifica su scala mondiale di Ethnologue 2018, l'italiano è al 21esimo posto, con oltre 67 milioni di parlanti e un inatteso primato. Per via della forte emigrazione di italiani all'estero, è quella che viene parlata come madrelingua in più Paesi al mondo, 26 in tutto. Le lingue in assoluto più parlate sono nell'ordine l'inglese, il cinese e l'hindi-urdu. Seguono spagnolo, arabo, e al sesto posto il francese.
Ornella Rossetto