Mostre d'arte, performance, installazioni che prendono spunto dagli aspetti più attuali e inquietanti della cultura e della società, a cui partecipa una quarantina di artisti da tutto il mondo. Nei giorni del festival gli artisti provenienti da ambienti diversi, caratterizzati da differenti usanze e approcci, renderanno partecipi delle loro esperienze il pubblico degli spettacoli, i visitatori delle mostre allestite in vari spazi della città, fruibili anche on line. Eventi in verità meno affollati del solito a seguito dell'emergenza coronavirus. Tra le chicche del festival da rilevare la video performance di Nataša Živković, Tra due fuochi, ultima parte della trilogia proposta già nel 2009 dall'artista con la rappresentazione della costallazione familiare: figlia – madre – figlia – padre e figlia – figlio. Questa volta la figlia interpreta il ruolo di madre, partner e artista. La video performance Tra due fuochi segue l'impostazione autobiografica ed è un monologo di una donna divisa tra due voci, che ognuna per se vive con dolore la frattura avvenuta in famiglia – la sua disintegrazione. E' una riflessione su un'idea e sulle difficoltà reali della cosiddetta famiglia classica, in cui si riflettono gli stereotipi del rapporto eterosessuale tra partner e con esso i sottili giochi tra i ruoli femminili, maschili e genitoriali.
Fino al 12 ottobre la città di Lubiana continuerà ad essere il palcoscenico di un variegato programma festivaliero composto di concerti, mostre d'arte, spettacoli di danza, performance, laboratori, lezioni e dibattiti. (Miro Dellore)
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