Non c'è turista anche frettoloso in visita a Parigi che possa rinunciare ad una puntata al museo del Louvre. Il museo più famoso di Francia e uno dei più importanti e visitati al mondo, ricco di una collezione di quasi 40 mila pezzi. Si dice che ci vorrebbero nove mesi per vederlo tutto ma una mattinata può bastare per averne un assaggio e seguire l'itinerario veloce suggerito dalla stessa direzione del museo, che comprende alcune delle opere in assoluto più celebri e amate di tutti i tempi, come la Nike di Samostracia, la Venere di Milo e naturalmente la Gioconda, realizzata da Leonardo Da Vinci fra il 1503 e il 1506. Da ieri le porte del Louvre sono aperte anche per ammirare l'iconico ritratto, ma, all'epoca della convivenza con il Covid, con un'attenzione particolare alle misure di prevenzione: nella sala della Monna Lisa, solitamente la più affollata, viene imposto un doppio senso per entrare e per uscire. Obbligo di mascherina, percorsi consigliati in modo da evitare l'incrocio dei flussi, ingressi contingentati e prenotazione raccomandata: così il museo parigino (che per ora mantiene chiuse alcune sue sezioni) torna ad accogliere i visitatori. Nella prima fase è atteso un terzo delle presenze, anche a causa della ancora scarsa mobilità internazionale dovuta alla situazione sanitaria. Circa il 75% dei visitatori del Louvre - dieci milioni all'anno - arriva infatti dall'estero. Il direttore Jean-Luc Martinez ha dichiarato che ci vorranno tre anni per tornare al livelli precedenti all'epidemia. In questi mesi di chiusura le perdite per il museo, in termini di introiti, sono state enormi, non meno 450 mila euro al giorno. (ornella rossetto)
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