La cerimonia di consegna dei tradizionali premi France Prešeren al Centro Cankar è un momento di festa che viene a premiare quanti sono stati giudicati per quanto di eccellente è stato da loro realizzato nel corso del 2018, ma è anche un momento di riflessione sulle questioni di maggiore attualità nel campo della cultura in Slovenia. Andiamo per ordine dunque: ieri sera dunque in diretta TV la solenne cerimonia di consegna dei due premi e dei sei riconoscimenti che portano il nome di France Prešeren. Il programma artistico della cerimonia è stato firmato da Martin Srebotnjak e da Metod Pevec, un programma ispirato al cinema, visto che da questo settore provengono i due principali premiati. Relatore solenne è stato il presidente del consiglio di amministrazione del Fondo Prešeren, Vinko Moderndorfer.
Due i premi alla carriera; quello al regista cinematografico Filip Robar Dorin e quello assegnato alla costumista e scenografa Bjanka Adžič Ursulov, che sono dunque i vincitori del Premio Prešeren 2019. La Adžič Ursulov, montenegrina di nascita ma da lungo tempo in Slovenia, come costumista è un'ottima conoscitrice degli stili storici, ama giocare con i materiali e - si legge ancora nella motivazione - possiede un incredibile senso per i dettagli e l'armonia dell'insieme, mentre per la sua attività di scenografa è considerata un'eccellente ambasciatrice del teatro sloveno all'estero.
Quanto a Filip Robar Dorin, regista e sceneggiatore, classe 1940, è un autore impegnato che va al fondo delle cose e si è distinto particolarmente nella realizzazione di docu-film, oltre che per il sostegno offerto alle giovani leve che fanno il loro ingresso nel mondo del cinema.
Insieme ai due premi alla carriera, i riconoscimenti del Fondo Prešeren, sei in tutto, omaggiano il poeta Jure Jakob, la maestra di coro Martina Batič, il compositore Tomaž Svete, l'attrice cinematografica Maruša Majer, il cartoonist Dušan Kastelic ed infine gli architetti Aljoša Dekleva e Tina Gregorič Dekleva.
Ovviamente sono state molte in questi giorni le occasioni di festa in omaggio alla Giornata della cultura. Cerimonia di premiazioni sono state svolte a livello locale un po' dovunque in Slovenia. Ieri sera l'Auditorio di Portorose ha ospita un programma culturale, a cui è stato dato il titolo “Eternità dell'attimo”, che ha avuto per protagonisti diversi personaggi della cultura e gruppi artistici, tra cui quelli della Comunità degli italiani e del Ginnasio Antonio Sema di Pirano.
Tra le singole iniziative di questi giorni ci piace ricordare la presentazione alla Biblioteca Civica di Capodistria del volume di racconti bilingue “Sull'Isola” dello scrittore Ivan Cankar. Curatrice del libro è Marija Mitrović, slavista e studiosa delle culture serba, croata e slovena. I racconti tradotti per la prima volta in italiano da Paola Lucchesi e pubblicati da Editoriale Stampa Triestina, presentano un Cankar diverso, sconosciuto forse anche al lettore sloveno.
Miro Dellore