Eh sì che Carlo Collodi, quando nel 1881 cominciò a pubblicarla a puntate sul Giornale dei bambini, quella sua "Storia di un burattino" l'aveva chiamata una "bambinata", raccomandandosi scherzosamente che gliela pagassero bene perché gli venisse la voglia di seguitarla. Le centinaia di edizioni in innumerevoli lingue, i film, i fumetti, per non dire di giocattoli e gadget, stanno a testimoniare un successo che non tramonta. E Pinocchio, ora, è anche al centro di una mostra visitabile online: la Biblioteca civica di Verona, che l'ha curata, ha pensato a un percorso virtuale che, vista la situazione di emergenza, compensasse lo stop all'esposizione che avrebbe dovuto svolgersi tra febbraio e marzo. È una passeggiata fra le più belle, le più note edizioni italiane di ieri e di oggi, in parte provenienti da una collezione privata. Edizioni splendidamente illustrate, perché con "Le Avventure di Pinocchio" si sono cimentati moltissimi, grandi disegnatori. La primogenitura nella creazione dell'immagine del burattino spetta a Enrico Mazzanti, che illustrò la prima edizione del capolavoro collodiano, uscita a Firenze nel 1883 presso l'editore Felice Paggi. Enrico Bemporad, succeduto a Paggi, continuò per decenni a pubblicare numerosissime edizioni di Pinocchio illustrate dai più celebri disegnatori del tempo come Carlo Chiostri e Attilio Mussino. Famosa in particolare l'edizione di Mussino, la prima a colori e la prima di lusso, del 1911, che ebbe un successo enorme e continua ad essere riproposta ancora oggi. Ma ci sono anche edizioni più recenti, come quella con le illustrazioni del vignettista Jacovitti o dello scenografo Emanuele Luzzati. Ciascuna una festa per gli occhi. Fino alla più recente in assoluto, un'edizione a tiratura limitata realizzata dalla Legatoria Fusari di Verona che nel 2019 ha ottenuto il riconoscimento "Amico di Pinocchio" della Fondazionale nazionale Carlo Collodi.
La mostra si visita sul sito della Biblioteca civica di Verona.
Ornella Rossetto