Innanzi tutto due parole sull'autore, Frederic C. Lane: storico americano scomparso nel 1984, è stato un eminente studioso della storia soprattutto economica veneziana, alla quale ha dedicato opere fondamentali. Una sintesi efficace delle vicende della Serenissima è racchiusa nel suo volume del 1973 "Venice, a maritime Republic", uscito in Italia da Einaudi nel 1978 con il titolo "Storia di Venezia" e ora tradotto in sloveno dall'editrice Slovenska matica. Un libro in cui l'autore ripercorre la formazione e il destino della Repubblica di Venezia, con l'intento di analizzarne il carattere originale e irripetibile. Le manifatture, le finanze, il sistema politico, la produzione artistica, la diplomazia, la guerra vengono rifusi e raccontati in un quadro d'insieme in cui il rigore scientifico si accompagna a uno stile espositivo limpido ed essenziale.
"La Comunità degli italiani di Capodistria - dice il presidente Mario Steffè - affianca nella presentazione del volume (oggi alle 18 a Palazzo Gravisi) la Slovenska matica di Lubiana, editore della traduzione slovena del libro dello storico Frederic Lane uscito in Italia come "Storia di Venezia". Ci è sembrato giusto evidenziare questo sforzo editoriale in quanto vicino a tematiche di nostra pertinenza. È noto che la storia della Serenissima è strettamente legata a quella che è stata per secoli la storia dei nostri Comuni e delle nostre città istriane".
Nell'edizione slovena, questo particolare capitolo è affrontato in un saggio a firma dello storico Dušan Mlacović. Fa osservare l'autore che anche dopo la caduta della Repubblica, non è venuto meno l'influsso di Venezia quale capitale culturale di valenza mondiale sull'entroterra slavo posto a est. "Neppure ai nobili e alle classi borghesi delle terre slovene erano estranee le nuove forme della vita culturale di impronta veneziana come l'opera, la commedia dell'arte e non da ultimo il caffè e "i" caffè. E poi tutti desideravano avere in tasca qualcosa che arrivava pure da Venezia: gli zecchini".