Favola di Venezia di Hugo Pratt ci porta in un mondo onirico in bilico tra sogno e realtà. In un racconto fatto di corse sui tetti, passeggiate tra le calli, bellissimi scorci veneziani e incontri in ricchi salotti, Corto Maltese è impegnato nella ricerca di un magico talismano. L’avventura in Laguna lo vede fare i conti con logge massoniche, squadracce fasciste e singolari personaggi, come la filosofa Hipazia, il poeta Gabriele D’Annunzio o il lascito di Baron Corvo una delle figure più singolari sbarcate a Venezia. Il tutto non è altro che una grande lettera d’amore di Pratt per Venezia, che tornerà in questa città anche per ambientare altre avventure di Corto Maltese. Di questa rappresentazione veneziana esiste persino una guida che porta a scoprire le orme dell’avventuroso marinaio ed aiuta a trovare persino i leoni con le rune che compaiono nella storia.
Ora Favola di Venezia sta per uscire in una ricca e curata edizione slovena voluta da Goga, la casa editrice di Novo mesto, che ha recentemente dato alle stampe anche una bella edizione del Canzoniere del Petrarca e persino la Cunto de li Cunti di Giambattista Basile. Non è che un primo passo di un progetto a lungo termine che dovrebbe portare nelle librerie degli sloveni tutte le avventure di Corto Maltese. La scelta di iniziare proprio con una ambientazione veneziana, dicono dalla casa editrice, non è casuale. L’intento è quello di portare il lettore in un ambiente che in un certo senso è familiare, vicino a casa, ma allo stesso tempo è ricco di mistero, leggende e perché no di esoterismo. Un’opera quella di Pratt, dove in ogni tavola ed in ogni dialogo si possono scoprire notevoli riferimenti e richiami culturali. Veronika Simoniti, che si è cimentata con la traduzione, è riuscita a non rubare quasi nulla al fascino del testo originale. Alla fine, anche ai più schizzinosi, non resterà che ammettere che quella proposta è “letteratura disegnata”, per usare la fortunata definizione coniata proprio da Hugo Pratt. Del resto, la sua opera può trovare comodamente posto nelle librerie di casa accanto a Petrarca, Basile, Prešeren o Cankar.
Stefano Lusa