Un master in biblioteconomia, laurea in scienze economiche e un dottorato in corso d'opera in quelle dell'informazione, Luana Malec affronta l'incarico di direttrice della Biblioteca centrale di Capodistria con l'entusiasmo e il dinamismo che ne hanno contrassegnato l'ormai lungo percorso professionale, di responsabile del Servizio sviluppo attività sul territorio della "Srečko Vilhar" e di autrice di numerosi progetti per la promozione del libro e della lettura come il portale sloveno di narrativa Dobreknjige.si., oltre che di iniziative di cooperazione transfrontaliera, in particolare con la Biblioteca nazionale slovena di Trieste.
Adesso il suo intento - ha raccontato oggi in conferenza stampa - è quello di lavorare per far crescere la biblioteca capodistriana, da diversi punti di vista, quello della formazione professionale dei dipendenti (in tutto 37) e quello dei servizi offerti all'utenza, in considerazione dei cambiamenti sociali e tecnologici che hanno investito il ruolo delle biblioteche. Molto più che un deposito di libri: piuttosto, centri di supporto alle attività di formazione permamente e a quelle di istruzione formale, e di sviluppo della cittadinanza attiva.
Tutto ciò, per la neodirettrice, implica anche la necessità di spazi adeguati, e gli ambienti dello storico Palazzo Brutti - sede della "Vilhar" - non bastano, senza contare il fatto che varie sezioni e sale sono sparpagliate per la città. Il problema, a dire il vero, è di antica data. Luana Malec - il cui mandato dura cinque anni - pensa a una sede da realizzare ex novo o a un'ampliamento dell'attuale, rispolverando magari progetti già a suo tempo abbozzati. Al riguardo andranno naturalmente intavolati colloqui con il Comune, che non si dimostra insensibile all'argomento, avendo recentemente messo a disposizione della biblioteca alcuni locali adibiti a deposito in località Salara.
Un'ultima considerazione, stimolata da alcuni dei cronisti presenti, ha riguardato il peculiare carattere bilingue della "Vilhar", che opera al servizio di entrambe le comunità linguistiche del territorio. La nuova direttrice si impegna a prestare la dovuta attenzione al settore italiano, in continuità con quanto fatto finora dall'ente, anche incrementando se possibile il calendario di eventi in lingua italiana, negli ultimi anni alquanto ridotto (difficoltà create dal Covid a parte).