Con "La pazza gioia" di Paolo Virzì, vincitore nel 2017 di tre David di Donatello, si apre oggi a Lubiana la seconda Settimana del cinema italiano nel mondo che l'Istituto italiano di cultura organizza e promuove in collaborazione con la Cineteca slovena, dove fino a domenica 26 maggio avrà luogo la rassegna. Sono in cartellone opere recenti di alcuni maestri del nuovo cinema italiano. Oltre a Virzì, subito da citare Paolo Sorrentino, di cui nella serata di chiusura verrà proiettato il film "La giovinezza": realizzato nel 2015 è una toccante riflessione sul tempo che passa, con un cast internazionale prestigioso. Ospite d'onore della Settimana è il regista pordenonese Alberto Fasulo, che accompagna due suoi lavori, "Menocchio", ispirato alla storia di un mugnaio eretico nel Friuli del Cinquecento, e il film vincitore del Festival di Roma nel 2013 "Tir", interpretato dall'attore sloveno Branko Završan (atteso insieme a Fasulo alla presentazione lubianese). E ancora il focus sulle produzioni indipendenti, con l'esordio alla macchina da presa di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, "Salvo", del 2013. Film diversi fra loro ma di ampio respiro anche internazionale a dimostrazione di alcune delle tendenze attuali degli autori cinematografici in Italia. Con una chicca: la versione restaurata del capolavoro di Vittorio De Sica "Ladri di biciclette", titolo simbolo del Neorealismo italiano e uno dei film più belli di sempre. (or)
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