La mostra ci riporta lontano nel tempo, negli anni di massimo splendore della fabbrica di motociclette capodistriana Tomos. Ci fa conoscere la storia e la variegata offerta di prodotti per il lavoro, la mobilità e il tempo libero di questo storico marchio, un cavallo di battaglia della nascente industria leggera dell’ex Jugoslavia. Comprende sei sezioni che ne ripropongono la storia nell’arco di quasi mezzo secolo di esistenza, ripercorrendo le tappe più importanti, gli articoli più diffusi e apprezzati, motociclette, ciclomotori, fuoribordo, motozappe, pompe idriche, generatori e le altre svariate applicazioni del mitico monocilindrico a due tempi di 50 centimetri cubici di cilindrata. I prodotti Tomos avevano garantito la mobilità in un Paese che stava con fatica uscendo dal secondo conflitto mondiale, avviato non senza difficoltà il processo di industrializzazione e di progresso economico e sociale. La fabbrica Tomos in questi anni riveste l’importanza avuta dal marchio Piaggio in Italia, la rivoluzione rappresentata dalla Vespa e dalla Lambretta, prima dell’arrivo delle prime utilitarie Fiat. L’antologica voluta dal Comune di Capodistria e curata nell’allestimento da Vesna Pajič, assieme ad un gruppo di esperti, riporta in auge e ravviva i ricordi di molte generazioni che hanno vissuto, sono cresciute, lavorato e creato in stretta dipendenza con questo storico marchio industriale e commerciale, un motivo di orgoglio non solo della comunità locale. (mid)
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