La macchina della bellezza poco per volta si rimette in moto. Per la verità anche in questi due mesi di chiusura dei luoghi di cultura non si è mai fermata del tutto, perché musei e mostre sono spesso andati online, ma certo la fruizione dell'arte dal vivo è altra cosa. Tra le nuove aperture italiane, a Bassano del Grappa dal 20 giugno è in programma la mostra "Giambattista Piranesi. Architetto senza tempo", omaggio al grande incisore venetoromano nel terzo centenario della nascita (1720). I Musei Civici di Palazzo Sturm presenteranno una rassegna di opere straordinarie e celeberrime, dalle Vedute di Roma alle tavole racchiuse nei quattro volumi delle Antichità romane, fino alle suggestive visioni della serie delle Carceri d'Invenzione, provenienti dalle collezioni bassanesi e dalla Fondazione Cini di Venezia.
In attesa dell'apertura al pubblico sono tante le notizie, i dettagli e le curiosità che già si possono scoprire sui canali social dei Musei civici. Comprese alcune puntualizzazioni sulle vicende biografiche dell'artista e della sua famiglia. Nato, Giambattista, sicuramente a Venezia, come si legge nell'atto di battesimo pubblicato nel 1978 dal noto critico d'arte Enzo Di Martino. "Documento - spiega lo stesso critico veneziano in un contributo video - che precisa l'origine istriana della famiglia, perché trascrive il nome del padre Anzolo con la "e" finale che indica la provenienza da Pirano, di professione tagliapietra e perciò giunto a Venezia insieme alla pietra d'Istria con la quale è stata praticamente costruita tutta la città". Una precisazione, aggiunge Di Martino, "che giustifica la grande mostra "Piranesi a Pirano" allestita nel 1988 nella Galleria comunale della cittadina istriana con la collaborazione della Calcografia Nazionale di Roma". Insieme a quella mostra, se ci è consentito, anche il premio internazionale di architettura Piranesi Award che si assegna a Pirano dal 1989.
Ornella Rossetto