Perfettamente allestite, eppure chiuse. Sono le mostre che in tutta Italia restano sbarrate in attesa che si aprano nuovamente le porte, con tutte le cautele del caso. Certo, molte di queste sono rimaste in contatto con il proprio pubblico grazie al mondo virtuale dei social e del website, ma è evidentemente impossibile colmare il vuoto. Vediamone alcune particolarmente interessanti: al Palazzo Roncale di Rovigo, "La quercia di Dante". Visioni dell'inferno. Dorè, Rauschenberg, Brand", aperta lo scorso 28 febbraio e adesso prolungata sino al 17 gennaio 2021. Sorte analoga anche per un'altra mostra celebrativa di Centenari. Sempre a Rovigo, a Palazzo Roverella, la mostra "Marc Chagall "anche la mia Russia mi amerà". Salvo proroghe, chiuderà il 17 gennaio, mentre a Padova morde il freno "van Gogh. I colori della vita", prevista sino all'11 aprile. A Ravenna sono già iniziate le Celebrazioni per il Settimo Centenario Dantesco. L'intenso programma ravennate ha preso il via con "Dante nell'arte dell'Ottocento. Un'esposizione degli Uffizi a Ravenna. Dante in esilio", ai Chiostri Francescani, dove resterà sino al 5 settembre 2021. Tra le tante mostre dormienti, infine, ve ne sono diverse che si sono salvate per avere sede in città e regioni con meno restrizioni anti-covid. È l'esempio delle sezioni milanese e fiorentina di "Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2021", mostra proposta da Tornabuoni Arte nelle Gallerie di sua proprietà delle due città.
Miro Dellore