"Senza cinema, senza scrivere, che cosa le sarebbe piaciuto diventare?", gli domandò una volta Enzo Biagi. E lui: "Un bravo calciatore".

La grande passione di Pier Paolo Pasolini per il gioco del calcio è al centro di un libro del giornalista romano Valerio Curcio uscito in Italia nel 2018 da Compagnia Editoriale Aliberti che vede ora la luce in edizione slovena, "Il calcio secondo Pasolini", tradotto da Daša Perme Jurjavčič per la casa editrice Bogataj. Una pubblicazione fortemente voluta dalla città di Idria, nel ricordo della pur breve permanenza dell'intellettuale, poeta e regista friulano nell'antica località mineraria slovena, tra il 1930 e il 1931, quando la cittadina faceva parte del Regno d'Italia. Pasolini vi giunse seguendo il padre, ufficiale dell'esercito, e vi frequentò anche le scuole elementari. Il volume sarà presentato oggi alle 18 presso la Galleria Magazin in un incontro a cura della Biblioteca civica e dell'editore.

"Dalle partite con i "ragazzi di vita" della borgata romana all'epica sfida tra il suo cast e quello di Bertolucci durante le riprese di Salò e di Novecento pochi mesi prima della morte. Questo libro è un percorso fatto di letteratura e testimonianze dirette, molte delle quali inedite, che attraversa il rapporto sentimentale tra Pier Paolo Pasolini e il gioco del calcio", ha scritto Valerio Curcio. "Prima ancora che uno sport - osserva l'autore - "il pallone è per Pasolini un linguaggio umano, che si esplica ogni qualvolta un piede tocca un pallone. E se il calcio è un linguaggio, gli atleti possono usare stili espressivi differenti: così il gioco corale delle squadre mitteleuropee è prosa realista, mentre il dribbling dei sudamericani è poesia lirica".

L'omaggio pasoliniano prevede nei prossimi giorni un secondo appuntamento, la tavola rotonda "Pasolini e Idria" (in programma venerdì). L'intera manifestazione, denominata "Le giornate di Pasolini 2025", vede la partecipazione dei partner aderenti al progetto "4P - Percorsi transfrontalieri scoprendo Pier Paolo Pasolini", un Interreg Italia-Slovenia ideato per valorizzare il patrimonio culturale di Pasolini tra il suo Friuli e la slovena Idria, con il Comune di Pordenone come capofila e il Centro studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia tra i soggetti coinvolti.