In attesa di dare il via alle celebrazioni per il centenario dell'Impresa di Fiume - che ricorre quest'anno e a cui fa da prologo una mostra filatelica aperta fino al 30 aprile - il Vittoriale riparte da "D'Annunzio ritrovato", ultimo traguardo di un'operazione di recupero degli oggetti quotidiani del Vittoriale, che hanno accompagnato la vita del poeta-soldato e delle tante signore di passaggio: gioielli, vestaglie, sue e delle amanti, scarpe, i collari dei leggendari cani del Comandante, dimenticati per decenni in armadi e cassetti. Dalle camere della Prioria, la fastosa casa-museo in cui D'Annunzio abitò, si è arrivati alle soffitte, dove tutto era rimasto fermo a quella sera del primo marzo 1938, quando il poeta morì improvvisamente nel suo studio. Sono così tornati alla luce nuovi, sorprendenti oggetti e tesori del D'Annunzio privato, opere d'arte, mobili, selle, stufe d'ottone, oggetti personali donati e acquistati in attesa di destinazione. O la macchina da cucire Singer usata dalle sarte del Vittoriale per la manutenzione dell'immenso guardaroba del Vate. E poi le valigie, dodici enormi bauli in pelle. "Il poeta viaggiava con decine di completi", racconta lo storico e scrittore Giordano Bruni Guerri, attivissimo presidente della Fondazione che si prende cura del complesso del Vittoriale, monumento alla "vita inimitabile" di Gabriele D'Annunzio e oggi uno dei musei più visitati d'Italia. L'idea è quella di completare entro il 2021, centenario del Vittoriale, l'apertura o la riapertura di ogni area della dimora dannunziana, con nuovi servizi e nuovi spazi museali.

Foto: gardamusei.it
Foto: gardamusei.it

Ornella Rossetto