La rinnovata Piazza Transalpina/Piazza Europa di Gorizia/Nova Gorica è stata presentata in vista dell'inaugurazione della Capitale Europea della Cultura, prevista per l'8 febbraio 2025. L'evento ha rappresentato un momento solenne per svelare il nuovo volto di una storica agorà delle due città transfrontaliere, al termine dei lavori di riqualificazione, e per illustrare i principali punti del progetto. Alla presentazione hanno partecipato i rappresentanti istituzionali degli enti coinvolti: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Ministero per la Coesione e lo Sviluppo Regionale della Repubblica di Slovenia, Ministero per le Risorse Naturali della Repubblica di Slovenia, Comune di Gorizia e Comune di Nova Gorica.
Il progetto GO! 2025 Capitale Europea della Cultura, così come la riqualificazione di Piazza della Transalpina, rappresenta un unicum. Infatti, mai prima d'ora due realtà, due città - in questo caso transfrontaliere - avevano organizzato insieme un evento di tale portata. Inoltre, per la prima volta, oltre a unire le forze, le due realtà hanno impiegato congiuntamente fondi europei. L'avvio della riqualificazione era stato programmato nel febbraio del 2014 e, alla presentazione del frutto della collaborazione tra enti sloveni e italiani, il sindaco di Nova Gorica, Samo Turel, ha dichiarato: "Sì, andrei anche oltre. Non solo le due amministrazioni, ma anche i due Stati o, meglio, lo Stato sloveno e la Regione Friuli Venezia Giulia, hanno collaborato mettendo insieme fondi europei per lo stesso progetto. L'obiettivo è stato quello di riqualificare questa piazza, restituendole un simbolo ancora più importante di quello che già aveva: un tessuto connettivo che unisce le due città, trasformandola in un luogo di incontro e condivisione per tutti, compresi i visitatori di oggi e di domani. Nel 2025, chi verrà qui potrà letteralmente stare con un piede in Slovenia e con l'altro in Italia. Ed è proprio questo che vogliamo: che quest'area, e non solo la piazza, diventi un punto di riferimento, un luogo in cui incontrarsi, discutere, assistere a eventi sportivi, culturali ed enogastronomici. Con questa piazza e con il rinnovamento degli edifici circostanti, tra cui la stazione ferroviaria di Nova Gorica, stiamo creando uno spazio bello e funzionale, arricchito anche da un giardino pensato per accogliere e ispirare". Le piazze, per tradizione, uniscono. Questa, che per anni ha diviso, oggi si trasforma in un vero e proprio salotto urbano. Ancora, Turel: "Stiamo compiendo un ulteriore passo avanti con il nostro progetto, che chiamiamo in inglese Borderless, ovvero "senza confini", o Brezmejno in sloveno. Il nostro obiettivo è che questa piazza diventi il simbolo concreto di un confine che non esiste più, non solo fisicamente, ma anche nelle menti delle persone".
Un'acquisizione importante, un sito, come la Transalpina che non è una semplice piazza ma il simbolo fisico europeo, della vittoria del dialogo sull'odio, della pace sulla guerra. Uno spazio che unisce, un punto d'incontro tra le due culture, come ci testimonia, Rodolfo Ziberna, Sindaco di Gorizia. "Assolutamente sì. Non dimentichiamo che questo luogo, un tempo, era segnato dalla divisione: qui le persone non si guardavano negli occhi, si voltavano le spalle a causa del muro. Era uno spazio dimenticato, non frequentato. Oggi, invece, questa piazza, testimone per almeno settant'anni delle tragedie del Novecento, è diventata un luogo di aggregazione. Una sfida che sapevamo essere estremamente impegnativa, ma che abbiamo vinto. Se un tempo dicevo sempre: "Mal che vada, sarà un trionfo" - oggi posso dire con certezza - "Mal che vada, è già un successo". Piazza Transalpina è oggi una vera piazza d'Europa, con una visione che si proietta a livello mondiale. Ancora, Ziberna: "Sì, assolutamente. La visibilità che in questo momento ha tutto il territorio non si ferma a Gorizia, ma va ben oltre. Come hanno sottolineato il Presidente Mattarella e il Presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, Nova Gorica e Gorizia sono oggi una testimonianza concreta di come un confine, da elemento di divisione, possa trasformarsi in un punto di unione". Una piazza, inoltre, bellissima e ricca di nuovi contenuti, così il primo cittadino di Gorizia: "Un luogo straordinario, realizzato grazie ai fondi del programma INTERREG. Il Comune di Gorizia ha partecipato al progetto, ottenendo finanziamenti per circa tre milioni e mezzo di euro. È stato un investimento importante, e voglio ringraziare chi ha reso possibile tutto questo. La piazza non è solo un capolavoro estetico, ma soprattutto un luogo vivo, fruibile. Prima non veniva utilizzata, oggi è un simbolo per Gorizia e non solo: uno spazio destinato a diventare il cuore pulsante di eventi e iniziative per gli anni a venire".
Corrado Cimador