Escluso dal bando quadriennale del Ministero della cultura che ha lasciato fuori dai finanziamenti altre rassegne musicali importanti, il Tartini Festival rischia di celebrare un ben amaro ventunesimo compleanno. E sì che il governo sloveno ha proclamato il 2022 anno tartiniano, nel 330. anniversario della nascita della compositore piranese, sbotta - interpellato da Radio Capodistria - il violoncellista Milan Vrsajkov, ideatore e direttore - insieme alla flautista Jasna Nadles, compagna anche nella vita - di un festival da camera dedicato a Giuseppe Tartini che nel corso degli anni è cresciuto tantissimo. Un progetto musicale, culturale, artistico consolidato, che ha il suo filo conduttore nelle musiche tartiniane e più in generale del grande repertorio della musica barocca, e che ha portato in città interpreti di fama internazionale, dal violinista Giuliano Carmignola al flautista Massimo Mercelli ai Solisti Veneti, per fare qualche nome.
Come spiega ancora Vrsajkov, le speranze degli organizzatori sono ora riposte nel bando annuale per gli eventi culturali del Ministero, i cui esiti però si sapranno solo all'inizio di aprile. Tardi, in vista dell'estate, perché è chiaro che per organizzare un festival servono mesi di impegno e di pianificazione, e serve certezza di finanziamenti. Per ora sul sito Internet ci sono le date della ventunesima edizione, dal 18 agosto all'11 settembre; e un grazie, fin d'ora, a chi vorrà unirsi al pubblico. Ma sulla manifestazione pesano forti incognite.